Premessa
Il carcere di San Giorgio si configura come una casa circondariale che garantisce la custodia degli imputati a disposizione di ogni autorità giudiziaria ed ha quindi turnazione continua.
Vi sono persone in attesa di giudizio o con una detenzione, nel massimo o nel residuo pena, di anni tre.
Negli ultimi anni, anche per effetto di un complesso reticolato normativo, la composizione demografica della popolazione carceraria è notevolmente cambiata. Le maggiori categorie di carcerati possono essere suddivise in:
- Tossicodipendenti
- Stranieri privi di permesso di soggiorno
- Persone prive di beni di prima necessità e di un nucleo familiare di riferimento
- Persone con problemi psichiatrici e malati di mente
Le categorie non sono nettamente distinte, ma tendono inesorabilmente ad intersecarsi. L’età media dei carcerati è bassa, dai 20 ai 40 anni. Circa il 50% dei detenuti al San Giorgio è in attesa di giudizio.
La struttura e le attività
La casa circondariale è stata ricavata da un ex convento ed è attualmente usufruibile per solo 1/3 della sua superficie; ha una capienza massima di 99 detenuti, ma dagli ultimi dati si registrano quasi 200 presenze.
Il personale addetto è sottodimensionato e non adeguato per professionalità (mancano educatori, psicologi e non si registrano da tempo presenze di assistenti sociali istituzionali).
Sussistono problemi strutturali legati al poco spazio nelle celle, oltre a una palestra e una biblioteca inagibili. Non ci sono attività disponibili di carattere educativo e ricreativo, che garantirebbero ai detenuti un uso produttivo e performativo del tempo, oltre all’acquisizione di capacità spendibili nei percorsi di reinserimento o, più semplicemente, una padronanza della lingua italiana, che per molti di loro è un’inesorabile barriera all’integrazione. Sussiste, talvolta, una condizione di deprivazione assoluta, anche legata allo status di straniero o indigente che fa mancare generi di prima necessità non supportati dalle dotazioni istituzionali o da reti familiari e/o amicali di riferimento.
Il Comitato Popolare di Piazza S.Francesco – Lucca
Il Comitato Popolare di piazza San Francesco svolge da anni un ruolo molto attivo ed è una presenza concreta nella vita della comunità locale del Centro Storico di Lucca. Con questo progetto, coerente alle proprie finalità, intende fornire una risposta ad evidenti situazioni di disagio in cui si trovano i detenuti del carcere di San Giorgio, intercettando le richieste e le problematiche sollevate da volontari, operatori e cittadini comuni.
Obiettivi del progetto
Il compito della detenzione dovrebbe essere:
- Rieducazione della persona, intesa come una restituzione dell’integrità a quel tessuto sociale, la comunità, che è stato ferito
- Reinserimento all’interno della società
Alla luce delle premesse e delle considerazioni, che ci provengono anche da interlocutori privilegiati, come i volontari e il cappellano del carcere, permangono importanti carenze e povertà materiali, legate anche alla tipologia di popolazione carceraria. Obiettivo del progetto è fornire un sostegno concreto in termini di beni di diretto consumo.
Considerato poi che attualmente non sono previste specifiche attività motorie e/o artistiche e stante la disponibilità di alcuni spazi e strumentazioni, altro importante obiettivo del progetto consiste nella messa in disponibilità di figure professionali esperte per garantire un corso di musica o attività motoria da concordare nel dettaglio con la Direzione del carcere.
Partners del Progetto
Hanno dato la disponibilità come sostenitori e partner:
- Gruppo Volontari Carcere
- Cooperativa Giovani e Comunità
- Polisportiva Libertas Lucca
- Cappellano del carcere di San Giorgio