“È con grande piacere che presento il secondo rapporto sullo sport in Toscana, curato dall’Osservatorio Sociale regionale, in sinergia e collaborazione con l’ Osservatorio regionale per lo Sport. È il risultato di un lavoro che ha coinvolto diversi soggetti istituzionali, il mondo delle società sportive e delle rappresentanze di settore. Una modalità di lavoro ormai collaudata, basata su competenze e capacita multidisciplinari che si combinano e si integrano per restituire un quadro conoscitivo condiviso e partecipato.
Un lavoro di ricerca che restituisce scenari e panorami dell’esperienza sportiva e racconta – attraverso la valorizzazione di dati, informazioni ed esperienze – le caratteristiche distintive e le tipicità di questo fenomeno, molto diffuso e radicato anche nella nostra regione. Nel volume vengono inoltre valorizzati i risultati dell’indagine sulle società sportive iscritte ai registri CONI e CIP, condotta nel 2018 dall’Osservatorio Sociale regionale, in collaborazione con CONI, CIP e ANCI Toscana. L’indagine, cui hanno partecipato 1.606 società, apre un’interessante finestra su modelli organizzativi e dimensioni economiche delle società sportive toscane.
Lo sport, da sempre sinonimo di gioco, divertimento e salute, rappresenta un movimento sociale, economico e culturale che, nella nostra Toscana, coinvolge oltre un milione di cittadini. L’offerta sportiva, diffusa su tutto il territorio regionale, può contare su quasi 6.000 impianti funzionanti, circa 10.700 spazi attrezzati dove si svolgono oltre 15.000 attività sportive. Questo movimento e tale perché e governato da una pluralità di soggetti, dal CONI al CIP, dalle Federazioni agli Enti di Promozione, dagli Enti Locali alle Università, e annovera circa 110.000 volontari che sono il basamento essenziale dell’ intero sistema.
RAPPORTO SULLO SPORT 2019.
Un patrimonio eccezionale fatto di tante persone che credono nello sport, nella sua funzione sociale, nella sua capacita di valorizzare talenti e far crescere cittadini e campioni esemplari. Anche dal punto di vista agonistico – grazie all’impegno di CONI, CIP e delle Federazioni – sono stati conseguiti risultati prestigiosi in varie discipline e un numero significativo di atleti e atlete hanno realizzato performance sportive di livello mondiale. Come sappiamo, praticare attività sportiva, ludica o motoria significa prendersi cura della propria salute fisica e mentale, vuol dire sviluppare e mettere in movimento consistenti energie generative, coltivare speranze e maturare attese positive. Il presente rapporto ci rivela quanta importanza riservino i toscani alla pratica sportiva e all’attività fisica e motoria e ci dice anche quanto questa dimensione di vita possa trasmettere valori universali alla società contemporanea.
Quindi lo sport e l’attività fisica hanno positivi effetti sulla salute, sull’educazione e sulla stessa cultura sportiva e agiscono inoltre come fattore sociale, garantendo ai cittadini e alle comunità locali benessere, progresso e qualità della vita. Anche in ragione di ciò abbiamo voluto normare questo settore con leggi e regolamenti per favorire la pratica delle attività sportive, ludico-motoriericreative e le modalità di affidamento degli impianti sportivi.
All’ interno del prossimo Piano Socio-sanitario integrato regionale troverà spazio il Piano per lo sport che andrà così a ricomporre un mosaico organico legato alle politiche di welfare e salute. Da tempo Regione Toscana sostiene il movimento sportivo, le sue articolazioni e i soggetti che vi operano, attraverso una serie di proposte e una programmazione volta a riqualificare l’impiantistica sportiva e a sostenere le manifestazioni promosse dalle società sportive. Lo facciamo perché riteniamo fondamentale valorizzare le politiche per lo sport in quanto portatrici di una grande valenza sociale e culturale, sempre tese a promuovere opportunità d’inclusione, di socializzazione e di coesione sociale.
Anche per questo puntiamo a sviluppare progetti che, attraverso la pratica sportiva, offrano contesti e spazi per la socialità e la condivisione; ne e un esempio concreto il progetto “Sport, scuola, compagni di banco”, grazie al quale i bambini che frequentano i primi anni della scuola primaria hanno la possibilità di svolgere attività motoria nella propria scuola , abbinando all’esperienza esaltante del gioco, l’attenzione al proprio benessere e a quello del gruppo classe.
Lo sport dunque come veicolo di crescita e benessere individuale e collettivo, strada maestra per il progresso e la crescita culturale e sociale della comunità. “Il bene si fa ma non si dice”, affermava Gino Bartali, quasi a confermare l’indissolubilità delle scelte di vita con le pratiche quotidiane, che – anche nello sport – non possono essere mai neutrali.
E questa dimensione immateriale che rende lo sport unico, la carica di straordinarie ed entusiasmanti speranze che agiscono sulle dimensioni più profonde dell’essere umano, in quanto non risultano determinanti soltanto i risultati, ma quanto invece ciò che riusciamo a trasmettere con le azioni, i comportamenti e le scelte di tutti i giorni.
La pratica sportiva in tutte le sue forme e un fattore decisivo nella costruzione dei percorsi di vita. Ci permette di sviluppare ed allenare costantemente i caratteri della nostra personalità, ci aiuta a coltivare sogni e passioni; in molti casi ci fa gustare e vivere momenti di grande gioia cosi come attimi di grande delusione. E necessario saldare alla vita le enormi positività dello sport, assumere le responsabilità delle scelte che facciamo, allontanare e combattere le contraddizioni, gli abusi e il malcostume che il movimento sportivo talora riproduce a livello locale e globale.
“Ci si può drogare di cose buone… e una di queste e certamente lo sport”ci ricorda Alex Zanardi. In effetti molti di noi percepiscono e vivono lo sport come un grande propulsore di energie pulite, un mondo che aiuta a crescere, a sviluppare cittadinanza, appartenenza e che genera salute e felicità.
Tutti abbiamo avuto grandi maestri nell’ ambito sportivo, siano stati essi sportivi di successo piuttosto che semplici istruttori che hanno accompagnato la nostra crescita sportiva e umana. Proprio l’importanza della dimensione educativa attraversa questo mondo e lo rende permeabile ai valori universali, alla coltivazione di pratiche di vita orientate al bene comune e a servizio della felicita individuale. Con lo sport, il gioco di squadra, la fiducia nell’altro, il rispetto delle regole, si generano capacita e competenze utili anche nelle sfide più importanti della nostra vita. Non dobbiamo smettere di ricercare una prospettiva che guardi al di la di quello che riusciamo a scorgere. Lo sport può aiutarci in questo, può riscaldare i nostri cuori e renderci persone migliori, attente e interessate a costruire una comune sapienza civica e umana.”
Stefania Saccardi
Assessore al diritto alla salute, al welfare,
alla integrazione sociosanitaria